Il discorso del segretario di stato americano Hillary Clinton di gioverdì scorso non può che segnare l'inizio della nuova guerra fredda digitale come lo ha definito il giornalista Marco Pratellesi.
Il discorso verteva principalmente contro ogni forma di censura del web auspicando che nel mondo agli utenti di internet "siano assicurate alcune libertà fondamentali. La libertà di espressione è la prima fra queste".
Il paragone con la guerra fredda appare palese quando cita "i muri virtuali non mancano di porsi al posto delle pareti visibili", arrivando fino a dire che "una nuova cortina dell’informazione sta discendendo su parte del mondo".
Gli Stati Uniti sosterranno, anche finanziariamente, coloro che si battono per un internet libero.
E' chiaro che la Clinton se la prende principalmente contro la Cina, cresciuta economicamente pur rimanendo un regime poco incline alle libertà democratiche. Nell'elenco dei paesi dove la censura si è intensificata il segretario di stato include, oltre alla Cina, Tunisia, Uzbekistan, Vietnam ed Egitto.
Ecco il video del discorso integrale in lingua originale
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