martedì 26 gennaio 2010

Pubblicare video televisivi sul web sarà reato

Ritorniamo a parlare del Decreto Romani e delle conseguenze che questo potrebbe avere per internet. Chiunque pubblica un video su internet o comunque trasmetta in streaming è trattato alla stessa maniera delle testate giornalistiche, quindi ha responsabilità editoriale. Sono esclusi chi non fa un'attività "principalemente economica" ma al tempo stesso "non ha carattere meramente accidentale". Quindi la legge si presta a molte interpretazioni. Potrebbe significare che sono esclusi quegli utenti che pubblicano ogni tanto qualche video. I videoblogger anche amatoriali invece rientrerebbero nella normativa.
Il Decreto Romani rende inoltre responsabili i provider di ciò che transita nei propri server. A controllare le violazioni di copyright sarà l'Autority per le comunicazioni che potrà censurare i siti italiani o filtrare quelli stranieri come succede in Cina, anche se i filtri sono sempre e comunque facilmente aggirabili dagli utenti. A fare un paragone dell'Italia con Cina è stato proprio qualche giorno fa la rivista Time. L'associazione degli internet provider ha già dichiarato che se "dovesse generare la responsabilità sulla totalità dei contenuti immessi in rete per conto degli utenti stessi, finirebbe col cessare la fornitura del servizio".

Il Time l'Italia censura internet come in Cina

Video che spiega l'attacco alla rete in corso

Giulietti e Gentiloni contro il Decreto Romani

Nuovo decreto minaccia Youtube

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