La SIAE oramai si paga sempre e comunque. Ecco un piccolo esempio di quello che potrebbe essere una giornata di un pirata.
State ascoltando la vostra radio preferita con il vostro lettore mp3 con il quale avete pagato la SIAE attraverso il meccanismo dell'equo compenso(1° pagamento). L'emittente radiofonica non vi fa pagare nulla per ascoltarla ma essa paga la SIAE, che in realtà pagate voi tramite le pubblicità (2° pagamento). Proprio dopo una pubblicità siccome siete vicino ad un supermercato decidete di acquistare un prodotto pubblicizzato. Nello spot in sottofondo c'è una bella canzone, i pubblicitari hanno dovuto pagare i diritti, poi ricadranno sui di voi i costi (3° pagamento). Entrate togliendovi le cuffie e continuate a sentire la musica che il supermercato diffonde. Anche questa musica in filodiffusione non gratis, anche il supermercato deve pagare la SIAE e riprende i soldi dai prodotti che voi acquistare (4° pagamento). Già che siete lì decidete pure di comprare un CD vuoto in cui è incluso l'equo compenso alla SIAE (5° pagamento).
Arrivati a casa scaricate da internet sul vostro computer, dove avete pagato l'equo compenso al momento dell'acquisto (6° pagamento), la canzone che è tutto il giorno che sentite alla radio. Salvate poi la canzone sul CD vergine appena comprato attraverso il masterizzatore con il quale avete pagato l'equo compenso (7° pagamento). Decite anche di salvarlo sul vostro cellulare per impostarla come suoneria. Anche sul cellulare al momento dell'acquisto avete pagato l'equo compenso (8° pagamento).
La sera andate a vedere un bel film a cinema. Anche nel film c'è la vostra canzone preferita e i produttori hanno dovuto pagare i diritti che naturalmente ricadono su di voi attraverso il biglietto del cinema (9° pagamento).
Concludete la serata andando in discoteca. Il 10% degli incassi delle discoteche va alla SIAE, quindi sia l'ingresso (10° pagamento), il guardaroba (11° pagamento) e il cocktail (12° pagamento).
Avete pagato 12 volte la SIAE però siete considerati lo stesso dei pirati che violano il diritto d'autore e privano i cantanti dei proventi delle loro opere.
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